CHE COS’E’ L’IPNOSI?
L’ipnosi è un potere che usiamo tutti indistintamente, ma c’è chi lo fa inconsciamente, chi invece lo usa consapevolmente per risolvere la maggior parte degli inconvenienti che la vita presenta.
Ed è proprio ciò che fa la differenza tra una vita ordinaria e casuale e una vita autodeterminata e creativa.
La Programmazione Neuro Linguistica è nata proprio modellando uno dei padri dell’ipnosi moderna, il dottor Milton Erickson. Dedicherò un articolo a questo genio dell’occidente che seppe come nessun altro trovare le chiavi per accedere all’infinito potenziale delle risorse interiori che ognuno di noi possiede.
E’ per questo motivo che è iniziato il mio interesse per il mondo dell’ipnosi, per trovare la maniera più semplice di accedere alle infinite potenzialità del cervello umano.
Cercherò, in queste news, di svelare le infinite sfaccettature di un arte antica quanto la notte dei tempi. Vi mostrerò qualche tecnica da poter utilizzare su voi stessi e sugli altri al fine di generare uno stato ricettivo della mente utile per intraprendere qualsiasi cosa che richieda un minimo di attenzione e creatività.
Iniziamo quindi cercando di capire cos’è l’ipnosi.
La prima cosa che bisogna sapere è che l’ipnosi rappresenta uno stato che sperimentiamo molte volte durante la giornata e in particolare in tutti quei momenti in cui ci stiamo per addormentare o appena ci svegliamo.
Quando passiamo da una fase di veglia ad una di sonno e viceversa, il nostro cervello entra in uno stato ipnotico.
In realtà capita anche molte altre volte durante una giornata, ad esempio mentre guardiamo la tv, o sogniamo ad occhi aperti; il nostro cervello rallenta e inizia a funzionare ad una diversa modalità o, più precisamente, ad una diversa lunghezza d’onda.
Il cervello umano, infatti, lavora su diverse frequenze elettriche misurabili che, normalmente, vanno da 1 a 30 Hertz e possono essere raggruppate in 4 categorie, ognuna delle quali corrisponde a precise attività mentali:
Le Onde Beta vanno dai 13 ai 30 Hertz e sono associate ai compiti mentali più complessi, dove è richiesto un certo grado di attenzione e lucidità. Sono d’esempio i lavori con macchinari, i calcoli matematici o un discorso pubblico. Tutto ciò che richiede impegno usa questo tipo di onde cerebrali;
Le Onde Alpha, da 8 ai 13 Hertz; si attivano sia quando chiudiamo gli occhi per meditare e rilassarci, sia quando dobbiamo ascoltare un lungo sermone (ricordate qualche noiosissima lezione di italiano a scuola, quando la mente vagava fuori dalle finestre verso lidi lontani…);
Le Onde Theta dai 4 agli 8 Hertz si associano alla vera e propria ipnosi. Si attivano in modo chiaro durante il passaggio dalla veglia al sonno e viceversa.
Questo tipo di onde viene prodotto dal nostro cervello per almeno 10 minuti ogni ora ed è indispensabile riconoscerne i segnali per poter sfruttare queste opportunità a nostro vantaggio.
Ne parleremo più avanti, però voglio darvi qualche indicazione ora: quando sogniamo ad occhi aperti, o quando abbiamo lo sguardo perso nel vuoto o fantastichiamo, molto probabilmente il nostro cervello sta emettendo onde Theta. Queste onde si correlano,inoltre all’ attività artistica, alla creatività poiché rendono la nostra mente intuitiva e, allo stesso tempo, anche molto influenzabile.
Le Onde Delta da 1 a 3 Hertz sono quelle più lente che corrispondono alle onde del sonno profondo. Questo stato è molto
importante, in quanto permette alla mente di riposarsi e attiva dei processi di rigenerazione cellulare e purificazione dell’organismo.
Le onde Theta sono quelle che più ci interessano poichè sono, appunto, associate allo stato ipnotico, in cui la nostra mente può essere facilmente programmata. Infatti Le onde Theta sono le onde prevalenti nel cervello dei bambini dai 2 e ai 6 anni di età quando le loro menti sono spugne perfette per apprendimenti che dureranno tutta la vita: in questa fase impariamo il linguaggio, le buone maniere, impariamo a leggere e a scrivere e le basi del nostro comportamento. E’ vero che con l’età, questa capacità di apprendimento diminuisce ma possiamo sempre potenziarla.
Milton Erickson ne è stato un esempio: costretto dalla poliomelite e da altri disagi a restare paralizzato per moltissimo tempo è riuscito a reimparare a camminare e a muoversi usando proprio questa capacità del cervello.
Francesco Giacovazzo